24 Novembre 2016

Agricoltura, ok Legge che rilancia coltivazione della canapa

Agricoltura italiana e coltivazione della canapa: con l’approvazione della Legge, si sostiene il ritorno della canapa in Italia, reso possibile da oltre 300 aziende che la coltivano su più di mille ettari per le molteplici opportunità di mercato offerte dai tessuti ai materiali edili, ma anche olio, vernici, saponi, cere, cosmetici, detersivi, carta, imballaggi oltre a pasta e birra.

E’ quanto si afferma in riferimento all’approvazione definitiva della Legge sulla promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. E’ in realtà un ritorno per una coltivazione che fino agli anni ‘40 era più che familiare in Italia, tanto che il Belpaese, con quasi centomila ettari, era il secondo maggior produttore di canapa al mondo (dietro soltanto all’Unione Sovietica). Il declino è arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del boom economico che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti, che ha gettato un ombra su questa pianta.

Oggi le Istituzioni sono consapevoli dell’esigenza di creare un quadro legislativo di minore rigidità, che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa in Italia dove esistono le condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli alla coltivazione dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Friuli V.G. Sicilia e Sardegna.
Il potenziale della canapa, lo conosce bene il nostro giovane Pasquale Polosa che, nel 2014, ha vinto il premio Oscar Green proprio grazie alla canapa. Questo giovane agricoltore, infatti, dai semi della canapa è arrivato a  produrre olio e farina, quindi pasta; ma anche cioccolato e biscotti con l'obiettivo di creare una filiera per trasformare la pianta in tessuto e materiali per la bioedilizia.

La storia di Pasquale è simile a quella di altri nostri giovani imprenditori agricoli che, nonostante un brillante percorso di studi alle spalle, ha sentito forte il richiamo all'agricoltura. Dopo aver individuato un antico canapaio, ha messo in coltura dieci ettari di canapa, di quelle a basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà terapeutiche, creando un'impresa innovativa al di là del pregiudizio.