11 Maggio 2016

Agricoltura italiana, la più green d’Europa

Agricoltura italiana, la più green d’Europa, con la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte nel confronto con quella dei prodotti extracomunitari (7,5%).

E’ quanto si afferma nel commentare i dati dell’Ispra riferiti al 2013 sottolinea che nell’arco di dieci anni, la quantità di prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo sia praticamente dimezzata, con un calo complessivo di 76 mila tonnellate (-45,2%) secondo il rapporto 2015 dell’Istat.

L'agricoltura italiana oggi conta quasi 50mila imprese biologiche, in pratica quasi 1 su 5 di quelle attive a livello comunitario, ma una diffusione esponenziale hanno avuto anche metodi di lotta integrata e guidata a minor impatto ambientale. Proprio riguardo sul tema della sostenibilità ambientale, diverse volte è intervenuta Maria Letizia Gardoni, Presidente dei Giovani di Coldiretti, affermando che: "Si tratta di una parte assolutamente fondamentale anche e soprattutto quando si parla di agricoltura. Comportarsi in modo “sostenibile” diventa una forma di rispetto non solo verso l’ambiente che ci circonda, quindi la nostra terra, le nostre campagne, ma anche verso il consumatore finale al quale arriverà il prodotto nato da un territorio tutelato e sostenibile, quindi sicuramente in grado di produrre frutti sicuramente più sani e genuini".

L’Italia è anche l’unico Paese che può vantare 282 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione e riconosciute dall’Unione Europea, dispone di oltre ventunomila agriturismi, ma ha anche la più vasta rete organizzata di vendita diretta degli agricoltori, con quasi diecimila mercati e fattorie di Campagna Amica dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero, con una azione di sostegno alle realtà territoriali e un impegno contro l’inquinamento ambientale per i trasporti, che non ha eguali.