28 Maggio 2017

Agricoltura e allevamento: salvate da estinzione 130 razze

Agricoltura e allevamento vanno di pari passo e infatti sono tanti i giovani agricoltori che iniziando con un campo agricolo ereditato dalla famiglia, poi decidono di mettere in piedi una bella azienda che comprende anche allevamento di bestiame. Ed è proprio grazie a questo costante impegno dei nostri allevatori, che in Italia sono state salvate dall'estinzione circa 130 razze tra le quali:

  • 38 razze di pecore
  • 24 di bovini
  • 22 di capre
  • 19 di equini
  • 10 di maiali
  • 10 di avicoli
  • 7 di asini.

sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente programmazione, dall’asino romagnolo - recuperato per la produzione di latte ad uso pediatrico e per l’onoterapia (pet therapy praticata con l'aiuto degli asini) alla capra Girgentana dalle lunghe corna a forma di cavaturacciolo e allevata soprattutto per la produzione di latte destinato alla tuma ammucchiata (formaggio nascosto) stagionata in fessure di muro in gesso e/o pietra, fino alla gallina di Polverara, ritratta con il caratteristico ciuffo fin dal 1400, in quadri e opere conservati anche nei Musei Vaticani. Un'azione di valorizzazione che si estende anche alle specie vegetali, con la riscoperta dei frutti dimenticati del passato come la pera cocomerina - coltivata principalmente in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche - già rappresentata nei quadri rinascimentali e riscoperta per le proprietà antiossidanti. Si prosegue poi che le proverbiali giuggiole, considerate efficaci nell’alleviare gli stati d’ansia, il nervosismo e la depressione oppure il corbezzolo astringente e antinfiammatorio delle vie biliari, del fegato e di tutto l'apparato circolatorio.

In agricoltura sono stati recentemente riscoperti grani antichi come il Senatore Cappelli che, dopo aver rivoluzionato la produzione di pane e pasta in Italia, ha rischiato di sparire, ma adesso torna sulle tavole italiane grazie alla Sis, la Società Italiana Sementi. Un’azione di recupero molto importante si deve in Italia ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica, attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che, altrimenti, non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione.